Quale altro prodotto alimentare gode di tanta attenzione come il vino?
Noi produttori abbiamo la grande fortuna di avere clienti attenti, ai quali oggi più che mai interessa conoscere meglio come lavoriamo.
Negli ultimi 30 anni è cambiato il paradigma. La stessa parola vino si è evoluta, e la bevanda tanto cara ai nostri nonni oggi è un concerto di cultura, territori, personalità, emozioni, diversità.
Grazie all’esperienza, alle competenze, e alla cura delle uve, siamo passati da un’enologia di correzione ad una di espressione.
Ben venga quindi l’uso moderato di solfiti. Per un’azienda come la nostra, che ha il controllo delle proprie uve e del proprio processo, non è difficile questo percorso. Lo facciamo da anni.
Quello che dobbiamo essere bravi a comunicare, sono i vari aspetti positivi che pratichiamo in vigna e in cantina, e che finalmente il consumatore ha voglia di scoprire. Questo è il dito dietro il quale noi non vogliamo nasconderci!
Secondo la normativa UE, gli elementi chimici, residui di fitofarmarci, che possono essere riscontrati e ammessi fino a certi limiti in un vino convenzionale sono più di 500. Nessuno di questi prodotti viene mai riscontrato nei nostri vini.
In vigna e in cantina, infatti, non usiamo prodotti che possono lasciare residui chimici dannosi nell’uva e nel vino. E grazie alle nostre certificazioni possiamo garantire questo aspetto a chi ci sceglie.
Siamo felici di questo risultato? Si, anche se lo riteniamo un percorso più che un arrivo. Abbiamo ancora tanto da fare, ma solo credendoci, provandoci e imparando possiamo migliorare.
E sempre grazie a chi, come te che hai letto fino a qui, vede oltre il dito!
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Which other food product receives as much attention as wine?
As winemakers, we are fortunate to have attentive customers who today, more than ever, are interested in understanding the way we work.
Over the past 30 years, the paradigm has changed. The word “wine” has evolved, and the beverage that was so dear to our grandparents is now a symphony of culture, territories, personalities, emotions, and diversity.
Thanks to experience, expertise, and care for the grapes, we have moved from a corrective winegrowing approach to one focused on expression.
Therefore, the moderate use of sulphites is welcome. For a company like ours, which controls its own grapes and its own process, this path is not difficult. We have been doing it for years.
What we need to be good at communicating are the various positive aspects we practice in the vineyard and cellar, aspects that, finally, consumers are eager to discover. This is the “finger” behind which we do not want to hide!
According to EU regulations, the number of chemicals and pesticide residues that can be found and allowed up to certain limits in conventional wine is more than 500. None of these substances are ever found in our wines.
In the vineyard and cellar, we do not use products that may leave harmful chemical residues in the grapes and wine. Thanks to our certifications, we can guarantee this to those who choose us.
Are we happy with this result? Yes, although we see it as a journey rather than a destination. We still have a lot to do, but only by believing in it, trying, and learning can we improve.
And always, thanks to those like you, who have read this far, for seeing beyond the finger!